mammografia 3D Foligno

MAMMOGRAFIA

La mammografia è un esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore della mammella poiché permette di identificare lesioni di piccole dimensioni ed è un quindi un’arma importante per intervenire nelle fasi iniziali della malattia. L’esame prevede la compressione del seno tra due piastre e l’esecuzione di una radiografia della mammella, al fine di individuare la presenza di formazioni potenzialmente tumorali.

È un esame che possono fare tutte le donne?

La mammografia è un esame che non ha particolari controindicazioni. Nelle donne sotto i 40-45 anni di età, a causa della densità della ghiandola mammaria, questa indagine può risultare poco leggibile; pertanto nelle donne più giovani viene consigliata l’ecografia.

Al contrario, non c’è un limite di età per la mammografia.

Che differenza cʼè tra la mammografia e lʼecografia al seno?

La mammografia è lʼesame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno: si tratta di una radiografia che utilizza basse dosi di raggi X. Questo esame evidenzia la struttura della mammella e rileva lesioni tumorali anche piccole che si possono presentare sotto forma di opacità a contorni irregolari, micro calcificazioni o aree di distorsione parenchimale.

Lʼecografia mammaria invece è un importante esame diagnostico per la diagnosi del tumore al seno e si basa sullʼemissione e la ricezione di ultrasuoni ad alta frequenza ed alta intensità che, attraversando il tessuto mammario, permettono di individuare eventuali alterazioni strutturali e di distinguere quelle solide da quelle liquide.

È utile soprattutto per completare la mammografia nelle donne che presentano un seno denso. Si tratta di un esame strumentale privo di rischi per la donna che lo esegue.

Fare una mammografia o l’ecografia al seno?

La mammografia è l’esame diagnostico migliore nella ricerca di anomalie al seno per individuare piccoli tumori clinicamente ancora silenti o per investigare un’anomalia del tessuto mammario come un nodulo. Nel programma di screening è l’esame da svolgere ogni due anni per le donne nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni.

L’ecografia è invece consigliata alle donne con un elevato rischio genetico per il carcinoma mammario come anche in presenza di sintomi (dolore) o reperti palpatori (noduli). Un esame ecografico potrebbe essere richiesto dal medico a complemento di una mammografia e all’interno di un percorso di diagnosi.

Per le donne fertili il periodo del ciclo mestruale è indifferente per eseguire la mammografia, anche se nel periodo premestruale si può verificare uno stato di maggiore tensione mammaria che può provocare una sensazione di maggiore fastidio durante l’esecuzione della mammografia.

Siamo orgogliosi che il nostro Centro Santa Lucia dispone di una mammografia 3D o Tomosintesi che è un esame diagnostico di ultima generazione in grado di catturare più immagini del seno da diverse angolazioni, al contrario della mammografia 2D che consente di acquisire una sola immagine per ogni proiezione.

Le immagini ottenute grazie a questa tecnologia vengono poi rielaborate da un software fino a ottenere una ricostruzione “a strati” e ad alta risoluzione dell’intera mammella.

Grazie alla mammografia 3D il medico ha la possibilità di esaminare gli strati del tessuto mammario uno strato alla volta e di rilevare in maniera più accurata la presenza di lesioni e valutarne le caratteristiche.

Il nuovo strumento per l’esame mammografico digitale con tomosintesi, l’FDR Amulet, è un macchinario d’avanguardia, messo a punto da FUJIFILM, che supera i limiti tipici delle altre tecnologie sul mercato.

Esame meno doloroso e diagnosi più precise, che grazie al suo design ergonomico richiede una minore compressione della mammella, assicurando al contempo una qualità d’immagine migliore.

La nuova tecnologia riduce la sovrapposizione della visualizzazione dei tessuti così da non nascondere più nulla: eventuali micro calcificazioni e lesioni, due indicatori significativi per la diagnosi precoce del cancro al seno, sono visualizzati con maggior precisione.

Si individuano anche patologie impercettibili, non rilevabili attraverso la mammografia tradizionale.

Il rivelatore digitale utilizzato consente infatti di raggiungere una risoluzione spaziale di 20 pixel per millimetro, fornendo immagini da ben 28 Megapixel: una quantità di dati che nessun altro sistema mammografico è in grado di raccogliere.

 

Riduzione della dose di radiazioni. In soli 7 minuti, la macchina eroga appena 25-30% del totale delle radiazioni concesse dalle norme di radioprotezione, ottenendo comunque una risoluzione più alta delle immagini.

La scansione in Tomosintesi è molto veloce, meno di 4 secondi.

La mammografia 3D con tomosintesi viene eseguita posizionando la mammella su un piano di appoggio e applicando una leggera compressione. La tecnica di esecuzione è quella della mammografia digitale: si effettuano, cioè, 4 esposizioni tramite un movimento oscillante del tubo radiogeno.

 

I vantaggi offerti dalla mammografia 3D sono:

  • un aumento consistente della percentuale di individuazione del tumore mammario e in uno stadio più precoce
    una riduzione significativa dei richiami dovuti a falsi positivi
    una miglior visualizzazione delle piccole lesioni nei tessuti mammari densi, che all’esame tradizionale sfuggirebbero
    il superamento del limite della sovrapposizione dei tessuti delle immagini mammografiche tradizionali
×